RILIEVO ARCHITETTONICO
Il rilievo di un edificio serve ad avere, dello stesso, quegli elaborati(piante, sezioni, prospetti) sufficienti ad identificare in modo univoco tutti gli elementi, dal punto di vista grafico e soprattutto da quello analitico (altezze, lunghezze, misura degli angoli, ecc.), per produrre tutti gli atti necessari alla sua catalogazione e ad eventuali interventi, ad es. manutenzione e restauro. Buona parte di tali rilievi, soprattutto quelli relativi alle facciate, poteva essere eseguita nel passato esclusivamente mediante metodologie alquanto laboriose della topografia classica, con dispendio di tempo e di numero di operatori, e questo spiega in parte il motivo per cui, di tanti monumenti, come del Santuario della Madonna della Salute, non si hanno i rilievi. Gran parte di queste difficoltà si sono risolte recentemente con l'utilizzo di metodologie fotogrammetriche che si avvalgono di strumenti elettronici ed informatici che permettono, inoltre, la creazione di archivi del rilevato essendo poco ingombranti e meno deperibili. Tale metodologia fotogrammetrica, sino a pochi anni fa, era patrimonio pressoché esclusivo di pochissime ditte, a livello sia nazionale che internazionale, in quanto i metodi di restituzione (passaggio dai fotogrammi alle corrispondenti rappresentazioni cartografiche e/o architettoniche) risultavano condizionati, oltre che dal costo notevole dei macchinari, anche dalla notevole specializzazione richiesta per l'utilizzo dei medesimi. L'elettronica, con la diffusione capillare pressoché in tutti i posti di lavoro, non poteva non intervenire anche in questo campo; di conseguenza, oggi, la gestione della fase di restituzione del rilievo è affidata a "programmi" che sono agevolmente utilizzabili anche da persone non necessariamente specializzate nel settore.
Sotto la direzione e con l'assistenza degli insegnanti di Topografia, prof. Salvatore Leonardi e prof. Gian Tomaso Vassura, nell'anno scolastico 1991/1992, si è presentata, per le classi quarte dell'I.T.C.G. "A. Oriani" di Faenza, l'occasione di effettuare, sotto forma di esercitazione, il rilievo architettonico del Santuario della Madonna della Salute. La prima fase, quella di "presa fotogrammetrica" e del rilievo planimetrico dell'interno, è stata realizzata nel mese di Ottobre 1991. Dopo la preventiva segnalizzazione di vari punti della facciata (con apposizione di "scopi" costruiti e affissi su tre livelli di quota), un gruppo di studenti ha eseguito le "prese fotogrammetriche" mediante fotocamera metrica Zeiss TMK6; in contemporanea un altro gruppo di studenti ha provveduto al rilievo dei punti significativi di facciata mediante strumentazione topografica classica (teodolite e distanzio metro elettro-ottico). È stata eseguita la fase di elaborazione dei dati e restituzione fotogrammetrica ai computer, mediante i programmi MR2 Rollei e Autocad, fase che è stata sviluppata nel periodo dal novembre del 1991 al marzo del 1992. I risultati del lavoro sono presentati nelle tav. n. 1,2 e 3.
Dalla tav. n. 1 (pianta) si possono desumere le seguenti caratteristiche salienti e corrispondenti misure di massima: pianta a croce sovrapposta concentricamente ad ottagono; larghezza (braccio minore) compresa tra 14,30 m. e 15,60 m.; profondità (braccio interno) dell'ottagono tra 18,25 m. e 19,50 m.; lato medio interno dell'ottagono 11,50 m.; spessore muri esterni compreso tra 0,65 m. e 0,80 m.Dalle tavole n.2 e 3 (prospetti frontale e laterale) si desume: parte inferiore ottagonale con altezza massima del timpano pari a 13 m. e larghezza 15,70 m.; corpo superiore ottagonale con altezza del centro della croce pari a m.22,20 e larghezza di m.11,50.
Salvatore Leonardi
Gian Tomaso Vassura